L'allevamento della bovina da latte...

Il processo produttivo è dettato dalla natura.
La sintesi di ciò che vi descriveremo è che l'animale sano e ben nutrito si ingravida, fa il vitello e produce latte.
L'alimentazione quindi è l'altro fattore determinante del processo produttivo.


Andiamo nei campi...

Azienda
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Tutti i terreni da noi condotti sono coltivati in funzione delle necessità alimentari della nostra mandria quindi mais, sorgo ma anche orzo, loietto e grano. La pianta giunta a maturazione viene trinciata ed insilata o nelle torri orizzontali o in quelle verticali. Il mais costituisce l'elemento principale della razione delle bovine da latte perchè apporta amido e con esso energia. Riempiti tutti i contenitori, la restante produzione viene trebbiata e conferita alla Cooperativa dove viene essiccata e immagazzinata.



Torniamo in stalla...

Aspetto fondamentale della gestione è l'attenzione all'ambiente.
Cuccette pulite e sane garantiscono una produzione di latte maggiore e di migliore qualità. L'attenzione al benessere dell'animale premia: infatti l'inserimento degli impianti di ventilazione ha consentito un miglioramento produttivo in termini di maggior produzione e maggior numero di gravidanze. L'obiettivo importante è avere vacche gravide ma anche giovani manze robuste e sane, sessualmente pronte per la prima fecondazione che oggi avviene dopo 13/14 mesi; 40 anni fa si fecondavano per la prima volta manze di 17/18 mesi.
Per arrivare a queste condizioni peso e corporatura abbiamo bisogno di nutrire con molta attenzione le vitelle.

Storia Storia Storia Storia Storia

Tanti anni fa l'accoppiamento veniva gestito in stalla, gli operatori portavano letteralmente le femmine in calore al toro. Successivamente, aumentando il numero di capi, i tori venivano lasciati liberi nelle stalle e per istinto coprivano tutte le femmine a disposizione. Questa pratica tutt'ora in uso ha lasciato però molto spazio alla ricerca scientifica. Infatti oggi nelle aziende si fa principalmente uso della fecondazione artificiale che ha permesso di migliorare la morfologia e le caratteristiche produttive della mandria.
Quindi tutti i giorni l'operatore, verificati i segnali che evidenziano il calore, procede alla fecondazione delle vacche e delle manze secondo un piano di accoppiamento studiato a tavolino col responsabile aziendale. Questo lavoro ha permesso all'azienda di avere sempre figlie migliori delle madri.

Alla nascita il vitellino viene preso dalla stalla e riposto nella gabbietta dove l'operatore può controllare con attenzione l'ingestione e il lavoro intestinale, segnalando tempestivamente al responsabile aziendale qualora ci fossero comportamenti non nella norma.
Inizialmente il vitellino berrà solo latte vaccino diluito, poi via via anche un mangime, ad altissimo contenuto proteico e vitaminico, fino ai 60 giorni di vita. Dopo e fino ai 75 gg. soggiorna in box da 4 vitelli dove si conclude la fase di svezzamento con il graduale abbandono del latte.
Successivamente le vitelle vengono spostate in box da 15 vitelli; in questa fase che dura 30 giorni le vitelle vengono sottoposte per la prima volta a vaccinazione.
Successivamente vengono spostate in vitellaia dove in gruppi da 30 circa rimangono per un periodo di 60 giorni circa.
Il passaggio successivo segna il loro arrivo nell'età adulta, qui sostano per circa 180 giorni e raggiunta l'età ed il peso si preparano a diventare mamme.
La bovina da latte in produzione mangia una razione di trinciato, mais, cereali, soia, cotone in quantità e proporzioni divise in base al livello produttivo e all'età.